
Ho 30 anni e vivo a Budrio da sempre. Ho studiato prima a Bologna, poi a Forlì e a Parma.
Dal 2016 sono libera professionista e lavoro come project manager nell’ambito della comunicazione e dell’organizzazione di manifestazioni ed eventi.
A 17 anni, insieme ad altri giovani del territorio, ho fatto nascere il Partito Democratico di Budrio e sono stata poi eletta in Consiglio comunale per due mandati. Dieci anni in cui ho preso sul serio questo impegno e mostrato cosa deve essere la politica locale: ho approfondito molto i temi amministrativi e promosso progetti, sempre insieme ai cittadini e alle associazioni attraverso l’ascolto e il dialogo continuo. Anche dai banchi dell’opposizione non sono mai mancati l’impegno per Budrio, la voglia di conoscere e rispondere ai bisogni della comunità e l’attenzione ai problemi del paese e delle frazioni.
Da quasi due anni, grazie alla collaborazione con Margherita, è entrato nella mia vita Sbrodeghezzi, il progetto digitale che abbiamo ideato e in cui parliamo delle nostre grandi passioni: i libri, l’editoria e la cultura. Così abbiamo conosciuto (e anche coinvolto) nuove realtà e nuovi autori, il cui sguardo ci aiuta a comprendere il presente e a immaginare il futuro.
Nel 2019 mi sono fatta carico del recupero di un casello ferroviario abbandonato, all’ingresso di Budrio, che è diventato un piccolo ‘rifugio’ per lo studio e il lavoro e che, superata la pandemia, sarà sempre di più un luogo di incontro e scambio di idee.
Sono convinta che con l’ascolto, la collaborazione e la fantasia possiamo costruire progetti che rendano Budrio il posto in cui ci piace vivere.
Sono stata selezionata insieme ad altre 12 persone in tutta Italia dal Forum Disuguaglianze Diversità e Ti Candido – Il potere della democrazia.
Su oltre 70 candidature hanno scelto di sostenermi, attraverso la campagna Facciamo Eleggere.
È un onore e un grande piacere, perché queste sono le storie di chi si impegna quotidianamente per il proprio territorio, spesso in modo gratuito e volontario, anche per superare vecchi schemi e modalità che hanno allontanato le persone, invece di avvicinarle alla politica.